La Commissione Europea non si ritiene responsabile per l’interruzione informatica di Microsoft
Dopo che un dirigente di Microsoft ha accusato l’azienda di essere in parte responsabile dell’enorme interruzione dei servizi IT della scorsa settimana, la Commissione Europea ha respinto fermamente ogni accusa.
Come tutti sappiamo, la scorsa settimana il mondo ha vissuto una delle interruzioni più significative nel settore dell’informatica (IT), che ha causato diversi disagi: i voli sono stati ritardati, le aziende hanno avuto difficoltà con le transazioni di pagamento e i servizi sanitari sono stati gravemente compromessi.
Il fulcro di questo caos è stato un grosso timeout, che ha avuto un impatto su molti computer che eseguivano Windows e utilizzavano il software di sicurezza informatica Falcon di CrowdStrike. Subito dopo aver trovato soluzioni temporanee, Microsoft ha lasciato intendere che un accordo decennale con la Commissione Europea è da biasimare per questa interruzione senza precedenti.
La Commissione Europea, tuttavia, ha risposto rapidamente per proteggere la propria posizione in una dichiarazione a Euronews . Un portavoce ha chiarito che Microsoft non ha mai menzionato preoccupazioni sulla sicurezza prima o dopo l’incidente. Questa dichiarazione è stata una chiara risposta al suggerimento di Microsoft secondo cui l’accordo stipulato nel 2009, che mirava a creare pari opportunità per i fornitori di software di sicurezza, in qualche modo ha contribuito a questo pasticcio.
La situazione è intrigante perché dimostra che l’interruzione non è stata limitata all’UE, il che ci fa riflettere su come queste debolezze IT possano influenzare il mondo. Il portavoce della Commissione ha anche osservato che i consumatori hanno la possibilità di scegliere servizi di sicurezza informatica da diversi fornitori, il che implica un ambiente competitivo che Microsoft deve gestire in modo intelligente.
Microsoft è libera di decidere il suo modello di business. Spetta a Microsoft adattare la sua infrastruttura di sicurezza per rispondere alle minacce in linea con la legge sulla concorrenza dell’UE. Inoltre, i consumatori sono liberi di beneficiare della concorrenza e di scegliere tra diversi fornitori di sicurezza informatica.
La Commissione Europea
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